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Sunday, December 25, 2011

Dulce Navidad


"Feliz Navidad, feliz Navidad, feliz Navidad, prospero año y felicidad. I want to wish you a merry Christmas, I want to wish you a merry Christmas, I want to wish you a merry Christmas from the bottom of my heart"

"I just want you for my own more then you could ever know, make my wish come true, baby all I want for Christmas is you."

"Last Christmas I gave you my heart but the very next day you gave it away, thuis year to save my from tears I'll give it to someone special."

"You better wacht out, you better no cry, you better be good, I'm telling you why, cause Santa Claus is coming to town."

"It's the most beautifull time of the year, lights fill the streets bring so much cheer, I should be playing in the winter snow, but I'm going to be under the mistletoe."


"I'm dreaming of a white Christmas, just like the ones I used to know."

"Why couldn't it be Christmas every day?"

Friday, December 23, 2011

Locura antes de un beso

Como haré para olvidarme de él, como haré para sacármelo de la cabeza, de mi cabezota de tonta. Por qué tuve que conocerlo. Por qué le miré a los ojos si quiera una vez. ¡Ay! Qué tonta soy, él solo conseguirá lastimarme. Él todavía piensa solo en ella. Ay, no la soporto, que mujer tan uffff. No puedo dejar de verlo. ¿Qué haré? Se me acaban las fuerzas. No se que haré. Yo no tengo nada para ofrecerle. Seguro que si me marcho no le costará olvidarme. ¡Ay no! Que horrible sería eso. ¿Qué es lo que me pasa? ¿Acaso me enamoré?

Sunday, December 18, 2011

1000

Cuando empecé a escribir el blog nunca pensé que podría llegar a ninguna parte. Me gusta escribir y disfruto haciéndolo, pero he descubierto una nueva dimensión de la escritura, una en la que la gente lee lo que yo escribo.
Es por eso que quiero daros las gracias a todos los visitantes de PottersGeneration. ¡Muchas gracias por estar leyendo esto!

Quando iniziai a scrivere il blog, non avrei mai pensato di arrivare da nessuna parte. Mi piace scrivere e mi diverto facendolo, peró ho scoperto una nuova dimensione della scrittura, una nella quale la gente legge quello che io scrivo.
É per questo che voglio ringraziare a tutti i visitatori di PottersGeneration. Grazie per il fatto che ci contianuate a seguire e a leggendo!


When I first began to write the blog I never thought it would get very far. I love writing and I enjoy doing it, but I have found a new dimension of it, one where there is people that read what I write.
That is the reason I want to thank all the viewers of PottersGeneration. Thank you all for being reading this!

Toen ik begon met het schrijven van de blog ik heb nooit gedacht dat ik ver zou komen. Ik vind het leuk om te schrijven en ik geniet er van, maar ik heb een nieuwe dimensie van het schrijven ontdekt, de dimensie waar mensen lezen wat ik schrijf.
Door die reden wil ik jullie, bezoekers van PottersGeneration, allemaal bedanken. Dankjewel dat jij Dit lees!

Благодарю всех вас за чтение pottersgeneration!

Thursday, December 15, 2011

Il Tempo

Il più delle volte non ci fai caso, sembra tutto “normale”, ma poi capitano momenti come questi che ti fermi un secondo, rifletti, e comprendi quanto sia veloce questo tempo che passa via, inesorabile, senza che (spesso) neanche ci facciamo caso. Il grande Oscar Wilde disse che “la vita è quella cosa che ci accade mentre siamo impegnati a fare altro”. Per fortuna non è sempre così, o almeno non è così per tutti. Ieri Roma, oggi Amsterdam, domani? Chi lo sa? La cosa strana del tempo é che si trasforma, si perché puó essere quell'attesa interminabile durante quel gelido inverno o quell'attimo fuggente di felicitá di quell'estate che é passata e mai piu tornerá, un ricordo, una speranza. Ma sopratutto (ci) trasforma. Il tempo distrugge, sana, unisce, separa, confonde, chiarisce. Il tempo é in grado di svelare segreti, dubbi, domande, per poi farne sorgere altre, ancora piú grandi, ancora piú incomprensibili. Un dolce amante che da un momento all'altro ti puó tradire senza preavviso ne pietá, perché il tempo non aspetta nessuno. Vi siete mai fermati a pensare "io oggi in questo determinato momento, dove ero esattamente un anno fá? E dieci anni fá?" Bhe fatelo, vi accorgerete che il tempo é imprevedibile, impensabile, e che nn c'é modo di combatterlo. Vi sfido ad aggiungere un solo decimo di secondo alla vostra vita! Probabilmente se oggi qualcuno mi dicesse quanto tempo ho ancora da vivere inizierei a correre, anche sapendo che ho una lunga vecchiaia davanti a me. Perché sarebbe proprio allora che mi renderei conto di non avere niente in mano a parte sabbia che scivola inesorabilmente, che niente dipende da me, e che il regalo piú grande che una persona mi possa mai fare é il suo tempo. Ore, minuti, secondi, frammenti di questo enorme ed incoprensibile puzzle chiamato vita, che non riusciremo mai né capire né a vedere completo, fino all'ultimo sospiro della nostra esistenza, fino allo scadere del nostro tempo, fino a quando l'ultimo pezzo non si incastrerá con gli altri.

Wednesday, December 14, 2011

Us

10 July 1992
It was 13 o clock, it was the first time I saw the light for the first time in my life. The first of us was born.

15 May 1993
-It is a boy!
His name is Luca and he made the triangle complete. Then was the time, magic began.

13 May 1993
Just three days before, Alice came to the world.
We were so far away from each other, never knowing about the other two, always living in our own world, who could expect we would met one unexpected day and make sun shine at his brightest.

13 years later
13 November 2007
Everyone of us was exited, all of the boys were looking at the new girl coming in to the church, she had black long hair, little dark eyes and she was wearing a very thigh white jeans. They all said what they though about her, one of them said she had a great **s.
Oh God! They are so overreacting, that's what I thought, I was a little bit jealous. I noticed he was looking at her too, I wished he looked at me. But I was happy too, in the deep of my heart, because after that day he would go and I would not be jealous anymore, no, there would be finally a girl in town...

Wednesday, December 7, 2011

¿Como piensa un enfermo?

Estoy vacía, completamente, no me queda nada mas dentro, he dejado que todo se vaya.
¿Si estoy decepcionada? ¿Qué es lo que tu crees?
Me gusta pasear, pero en este momento no tengo fuerzas para moverme del sillón, miro la televisión sin saber lo que en realidad estoy mirando, no me gusta estar así. Que locura ¿No?
Si la gente fuese un poco mas positiva podría levantarme de aquí y escribir una carta quizá. ¿Quien sube por la escalera? ¿Porqué hace tanto ruido? Me van a estallar los oídos, por favor deja de hacer tanto ruido.
Todos aquí tirados, ni que fuese un hospital, vaya ahora se pone a vomitar ella también, que asco. ¡¡Puajjj!!

Friday, December 2, 2011

I will only follow one direction

¿Conoces esa sensación de locura? Cuando descubres algo que realmente te gusta mucho, cuando te obsesionas con alguien o algo, cuando solo piensas en eso, cuando te emocionas al escuchar su nombre y te sonríes cuando piensas en ello, cuando simplemente te encanta.
¡Que sensación! ¿No? ¿La conoces?
Es tan alucinante, te sientes de nuevo como un niño pequeño al que le dan un caramelo, te emocionas y solo sabes sonreír, te olvidas de todos los problemas, solo existe eso.
No importa cual sea tu ilusión, quizá solo dure unos días, quizás semanas, quizás años a veces dura toda la vida.
Que increíble es cuando te sucede algo así, porque aprendes tanto, descubres tanto, a veces te trae mucha decepción pero con suerte es pequeña.
Disfrutar emocionándose de todo lo que se topa contigo. 
Sentir la esperanza de que vale la pena luchar, recibir la fuerza para soñar sin descanso. ¡Qué alegría! ¡Qué ilusión!



Wednesday, November 30, 2011

L'incanto dell'inverno

Novembre. É arrivato il freddo col suo cappotto nero e piove sulle finestre di milioni di persone. É arrivato il freddo, quel freddo che non ti fá muovere le mani, che ti congela il naso. Quel freddo che ti fá sentire enorme perché ti costringe ad indossare giacche, cappelli, sciarpe, guanti, calzettoni e felponi. É arrivato quel freddo che ci rende pigri, che ci leva la voglia di uscire di casa, perche tutto é cosi grigio e freddo la fuori. Quel freddo che ti entra dentro e ti congela persino le ossa. É iniziato l'inverno. Quegli inverni dove il buio vince sulla luce, e non c’è eroe che possa salvare il giorno. Ma nonostante tutto questo, amo l'inverno. Si, perché anche se Novembre sembra infinito, anche lui passa, ed arriva finalmente il mese piú magico dell'anno, Dicembre. Amo la magia che porta con se Dicembre. Amo il natale con i suoi colori cosi vivi e caldi, i suoi  profumi intensi di pino, agrifoglio e vischio misto a quello di fritelle e cioccolata calda, che rendono le tue giornate un pó piú dolci. Amo i suoi regali, quella felicitá universale che si accende sulla bocca di ogni bambino la notte di natale. Amo le sue canzoni fatte sentire fino alla nausea dentro a qualsiasi centro commerciale, ma di cui non ti stancherai mai. Amo la gioia che porta con se, che riempe il nostro cuore di quell'atmosfera "bambina" che riusciamo a riscoprire guardando quei pacchetti e pacchettoni sotto quel'albero adornato a festa. Amo la magia della neve che cade senza far rumore, con i suoi fiocchi che scendono, si appoggiano delicatamente al suolo, brillano nel loro splendore e poi si sciolgono, scorrendo come lacrime fino a scomparire. Una delle cose che amo piú dell'inverno é la sua straordinaria capacitá di trasformare in un istante cittá intere. É incredibile come Amsterdam riesca a sfilarsi il suo cappotto nero di Novembre per mascherarsi di Rosso Dicembre. Si inebria di un'atmosfera quasi fiabesca. Un mondo Wald Disney. Le piazze si affollano, i negozi si colorano, ed i canali si congelano trasformandosi in specchi che riflettono le luci di una cittá intera.  Amo Dicembre, perché con la sua magia riesce a farti dimenticare il freddo, il buio e la pigrizia. Amo Dicembre, perché é quella luce, quell'eroe che viene a salvare l'inverno dall'assalto di Novembre, per salvarci dalla sua tristezza e oscuritá. Amo Dicembre, perché ti trasforma in un bambino e tutto diventa piú magico, piú romantico, piú semplice.




Monday, November 28, 2011

Un día gris

Hay días en los que te sientes confundido, apagado, incomprendido, hay días en los que te sientes completamente sin fuerzas para hacer nada.
Esos días que llamamos grises, esos días en los que te gustaría quedarte en la cama y no volver a salir, solo por el hecho de que así no tendrás que hablar con nadie ni te sentirás obligado a sonreir, esos días en los que llorarías pero las lágrimas no te salen de ninguna manera y ni si quiera entiendes por qué tienes ganas de llorar.

¿Qué hacer en un día así? Porque la realidad es que tienes que salir de esas sábanas tan calentitas, que por muy desanimado que estés la vida sigue y tu tienes que ir a trabajar o a estudiar, que la alarma ya esta sonando desde hace quince minutos y si no te das prisa perderas el tren, ¿qué hacer?

Hay dos cosas que hago cuando verdaderamente no tengo fuerzas para nada mas, cuando parece que el día será gris incluso cuando ni si quiera llueve (y les aseguro que en Holanda llueve muy a menudo), dos cosas que pintan mi día gris con un poco de color.

Enciendo la música o escribo, la música tiene algo que me ayuda a encontrar el balance, pero escribir me anima, con palabras pinto mi día de color y me ayuda a seguir sonriendo.

Tuesday, November 22, 2011

Il Viaggio

Esistono diversi tipi di viaggi. Il primo, quello dove tua moglie ti obbliga ad andare in vacanza perché é agosto, fanno 40 gradi e quindi si deve andare al mare. Il secondo, quello che fai per rilassarti, ti prendi la casetta in campagna dove nessuno ti disturba, dove rimani chiuso per tutta la durata della tua vacanza. Ed in fine il terzo. Quello leggendario. Quel viaggio che puoi capire e fare solamente se sei un adolescente, quando gli ormoni annebbiano tutto e non sai piú niente. Quell'avventura di cui hai bisogno per capire chi sei, cosa vuoi e perché. Quel viaggio dove non importa dove vai, l'unica cosa che conta é alzarsi la mattina prendere e partire, e poi andare, andare ed andare. Il piu lontano possibile da casa, scuola, genitori ma sopratutto lontano da qualsiasi ragazza. Un viaggio, tu ed i tuoi amici, che probabilmente, anche se non lo ammetteranno mai, stanno messi peggio di te.
4 amici, una chitarra ed uno zaino sulla spalla, Roma, Istambul, Granada, San Torino, Rio, non importa. Non ti deve importare, ne a te ne a loro. Perché il bello del viaggio non é la destinazione, ma il percorso. Un viaggio per ritrovarti li sdraiato sulla spiaggia sotto un cielo stellato in una notte di mezza estate per capire che ne sara' di noi. Tu e loro, come un manipolo di soldati spedito in guerra che possono diventare eroi o carne da macello, ma solo una cosa è certa, se torneranno a casa saranno pieni di medaglie o cicatrici, saranno pieni di storie da raccontare. Si! Perché la verita é questa! Non voglio un viaggio, voglio un'avventura, voglio una storia da raccontare.

Sunday, November 13, 2011

¿Moscú o París?

-Bueno, entonces ¿¿cogemos el coche?? -dijo agitada- mañana nos vamos a Moscú, quiero ir a ver ese castillo de colores, ¡¡¡es tan bonito!!! ¡¡¡tan ideal!!! ¡¡parece de juguete!!

-¡Que idea tan fantástica! -dijo él mirándola con ojos divertidos- Salimos mañana mismo, prepara tus cosas y nos vamos al castillo en donde los sueños se hacen realidad.

-¡¡Sííí!! -gritó ella entusiasmada- No pensé que estarías de acuerdo, siempre quieres ir a Grecia, todas las vacaciones y bueno... aunque me encanta ir a la isla de color azul, Moscú me parece como de ensueño. ¿¿Y si vemos a Anastasia?? -dijo con voz soñadora y ojos brillantes.

-Ja, ja, ja, no creo que veamos a Anastasia pero....

- NO, tengo una idea mejor, ¡¡¡vamos a PARÍS!!! -entusiasmada empezó a pegar saltitos de emoción- ¿No sería fantástico? Además Anastasia estuvo también allí, quizá este visitando a su abuela!!!

-Entonces, que no se hable más, nos vamos a París.

y con esas ultimas palabras sentenció cual sería su viaje, esta vez ella fue quien lo decidió.

Wednesday, November 9, 2011

I solemny swear that I am up to no good

Aún recuerdo la primera vez que lo ví, tengo que confesar que no fue amor a primera vista. Llegó a mi casa un 22 de Octubre, era el cumpleaños de mi hermano. En aquel momento nadie esperaba que había venido para quedarse. Con el tiempo se hizo muy amigo de mi hermano mayor y le encantaba estar con mi padre, él y yo no nos prestábamos mucha atención. Allí estaba él, a veces en el salón, de vez en cuando en alguna habitación, se le veía poco en la cocina, pero casi siempre estaba cerca de la librería.
Mi hermano y mi padre se lo turnaban, querían estar siempre con él, por esa razón me empecé a fijar en él, de vez en cuando le miraba pero nunca demasiado. Le observaba solo a lo lejos o nos mirábamos sin hablar, pero en el fondo él me suplicaba que le conociese, que me acercase a él, que le tocase con cuidado, que me enamorase de todo lo que tenía que contarme. ¡Yo solo tenia diez años! Era una niña y al principio todo lo que me contaba me parecía tan aburrido. Nunca pensé que lo nuestro llegaría tan lejos, que después de unos años no podría dejarle ir, que reiría con él durante horas, que lloraría con él, que nos quedaríamos hasta las tantas de la noche despiertos mientras él me contaba sus historias, que me daría miedo ir al baño por las historias que contaba, que desearía siempre más amor, más amistad, que en momentos precisos (sobre todo aquel verano) no tendría paciencia para esperarle y estaría con otro. Pero él siempre volvía, para consolarme, para hacerme feliz, de vez en cuando mis amigas se enfadaban, me decían que pasaba mas tiempo con él que con ellas, eso no lo soportaban.
Renuncié a horas de sueño por él, sabiendo que algún día, él me dejaría, intentaba consolarme con su mirada, me decía que siempre estaría allí, para siempre, pero yo sabía que no sería lo mismo. Habíamos crecido juntos y yo sinceramente le echaría tanto de menos, no podría soportar el final, la despedida...
Tenía diez años la primera vez que abrí aquel libro, "Harry Potter" se llamaba y con él he crecido, con él he vivido y sin dudarlo estará por siempre allí. Me acompañará, me marcó a mi y a muchos otros.
Hoy tengo diecinueve años y poco a poco con dolor y mucha prisa le he dicho adiós.

Monday, November 7, 2011

La Nostra Generazione

Quante generazioni ci sono state e quante ce ne saranno, ma di quale generazione facciamo parte noi? I Beatles, gli ACDC, Star Wars, Happy days, il grande John Travolta che emozionava e faceva sciogliere i cuori di ogni ragazza con i suoi passi ed i suoi capelli laccati. L'argentina di Diego Armando Maradona, Caniggia, Bertone. Ne abbiamo sentito parlare, ne narrano ancora i nostri genitori, zii e nonni, e quando lo fanno gli si illuminano gli occhi, ne parlano con emozione descrivendo non solo i loro idoli di un tempo, ma una generazione intera. Concerti, film, partite, eventi che hanno caratterizzato le loro vite, che li hanno accompagnati nella loro gioventù!
Ma noi? Cosa racconteremo un giorno ai nostri figli? Di quali leggende narreremo le straordinarie e storiche gesta? Ce ne sono tanti, forse troppi.
Gli anni d'oro del grande Real, l'Italia campione del mondo, Fabio Grosso che calcia quel rigore in quella notte strana del 9 luglio che rimarra` nei cuori di tutti quegli Italiani che ovunque si trovassero quella sera si sono fermati almeno per un secondo ringraziando il cielo e le loro mamme di averli fatti Italiani. Paolo di Canio sotto la Nord ad esultare per un derby leggendario, il grande Valentino Rossi, i LunaPop con la loro Vespa 50 Special, i Simpson, Barney Stinson, la morte di un genio come Steve Jobs che con l'iPod ci ha regalato una nuova dimensione della musica. Il mitico David Guetta, Chris Brown, Enrique Iglesias, ma io credo che ci sarà sopratutto un evento che narreremo con entusiasmo, perche` ci ha accompagnato in tutta la nostra gioventù, ci siamo cresciuti, l'abbiamo letto, l'abbiamo visto, l'abbiamo vissuto!
Possiamo chiamarla la generazione Harry Potter. Siamo noi, i fans del maghetto più popolare al mondo, cresciuti con lui in dieci anni di pubblicazioni. Abbiamo letto il primo libro che avevamo dieci anni e ora ne abbiamo venti. Noi che l'abbiamo seguito dal 1998, e per nulla al mondo avremmo mai perso il lancio del settimo volume della saga.
Noi che abbiamo fatto file davanti librerie o sale cinematografiche per poter dire un giorno, "Io ero li`!'' Che abbiamo corso per paura di non arrivare in tempo quella sera del 13 luglio per assistere alla battaglia finale, per assistere alla fine della saga che ci ha accompagnato nei nostri anni d'oro.
Vedete Harry Potter non è soltanto un film, ma un vero e proprio simbolo di una generazione, della nostra! Di noi che abbiamo aperto con Harry la lettera di Hogwarts. Noi che abbiamo attraversato con lui il binario 9 e 3/4. Noi, che abbiamo assistito alla rinascita di Lord Voldemort. Noi, che abbiamo affrontato con lui quei Dissennatori , che abbiamo trovato Lord Voldemort al Ministero della Magia. Noi, che eravamo dentro la battaglia finale. Noi che non volevamo arrenderci all'idea che Harry dovesse morire, che abbiamo letto il duello finale senza respirare e senza chiudere gli occhi. Noi siamo la generazione di Harry Potter. Noi fieri di esserlo, ringraziando il cielo di non far parte di quella di Justin Biber o di qualche altro cantante fomentato del momento perche` la nostra e' una generazione vera, bella, da augurare ad ogni adolescente. Una generazione di eroi!
Questo e'quello che un giorno raccontero` ai miei figli che a loro volta si chiederanno " Ma io a quale generazione appartengo?"



E voi a quale generazione appartenete?
Raccontateci i vostri eroi, i vostri anni d'oro, la vostra ''generation''.